BUNKER IERI e OGGI A MESOLA


1944-2014 MESOLA 70 ANNI DI STORIA DEI BUNKER

La storia dei bunker va analizzata in due contesti:
1    - PERIODO BELLICO: dalla primavera del 1943 fino al 24 aprile 1945 giorno della fuga precipitosa dei tedeschi da Mesola;
2    - PERIODO ABITATIVO: dal primo dopoguerra fino agli anni ’70.


I 30 bunker, questo è il numero più probabile, costruiti a Mesola debbono essere suddivisi in 3 gruppi:
-    11 bunker in paese;
-    16 bunker nella pineta delle Motte e del Fondo;
-      3 bunker nell’attuale Zona Artigianale Ribaldesa.

CARTA DELL'ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE DEL 1935 CON AGGIUNTA DI COLORI. In viola il vecchio tracciato della Romea con a sinistra la valle detta "La Vallona".

CARTA DELL'ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE DEL 1935 CON AGGIUNTA DI COLORI. In viola il vecchio tracciato della Romea con a sinistra la valle detta "La Vallona".

Questa mappa evidenzia i motivi per cui i tedeschi costruirono 30 bunker a Mesola, infatti osservando il percorso viola che rappresenta il vecchio tracciato della Romea protetta a sinistra dall'acqua di valle detta "La Vallona", nel momento in cui gira a destra realizzava un imbuto con la presenza del Gorgo del Fondo, costituendo un punto strategico per bloccare un eventuale colonna Alleata che volesse proseguire verso Venezia per tagliare la strada ai rifornimenti provenienti dalla Germania.

Infatti i servizi segreti tedeschi avevano segnalato un probabile, se non sicuro, secondo sbarco Alleato nella zona prossima a Porto Garibaldi facendo rientrare l'area nella linea Gengis Khan, segnalando Mesola come punto più opportuno per bloccare l'avanzata verso il nord. Il primo sbarco avvenne in Sicilia il 10 luglio del 1943.

Nell'autunno del 1943 iniziò la progettazione della tecnica difensiva Stützpunkt con la costruzione degli 11 bunker in paese, per poi passare alcuni mesi dopo alla realizzazione degli altri 16 nella zona "Le Motte del Fondo" e 3 nella Ribaldesa, con una linea che si estendeva per una profondità di circa 4 km con il punto chiave la strozzatura della Romea attorno al Gorgo del fondo.

MESOLA IN FESTA DOPO LA LIBERAZIONE NELLA EX CASA DEL FASCIO DIVENTATA CASA DEL POPOLO.
MESOLA IN FESTA DOPO LA LIBERAZIONE NELLA EX CASA DEL FASCIO DIVENTATA CASA DEL POPOLO.

La Fiat Campagnola della foto (cilindrata 1.900 cm³, CV 19 e prima immatricolazione 10.07.1936) risultava intestata a due persone: TEDESCHI MAX CESARE e MARIANI NAPOLEONE IVO, residente il primo a Ferrara in via Giovecca, 81 e il secondo in Saletta di Copparo.

BUNKER DELLE PINETE

Per comprendere la disposizione dei bunker nelle pinete è indispensabile considerare il vecchio percorso della Romea. Infatti la maggioranza dei bunker nelle pinete sono disposti per fermare l'avanzata degli alleati attraverso la Romea, in particolare nel punto strategico in cui girando verso est a fianco del gorgo del Fondo, dava la possibilità di colpire la colonna di mezzi militare, considerando che ad ovest vi era la valle La Vallona, bonificata nel 1947. Vedi mappa dell'Istituto Geografico Militare del 1935, posta all'inizio di questa pagina.

BUNKER e SENTIERI NELLE PINETE DELLE MOTTE e DEL FONDO

Sono individuati con i numeri riportati sulla targhetta metallica applicata dall'Amministrazione Provinciale di Ferrara, quando negli anni '90 è stata decisa la chiusura per evitare che fossero utilizzati in modo illecito.

Nella pagina "FOTO BUNKER" potete trovare tantissime fotografie.

BUNKER ZONA RIBALDESA

I 3 bunker costruiti in questa area, servivano a protezione del ponte sulla vecchia Romea. Ponte che venne distrutto dai tedeschi e ricostruito dagli alleati con un ponte bailey, vedi foto sotto in bianco e nero. Questi 3 bunker, non si vedono più, essendo stati sotterrati nella realizzazione del Zona Artigianale.

SPORT E BUNKER A MESOLA

La gloriosa squadra calcio del Mesola F.C. venne fondata nel 1925 con l'utilizzo di un campo da gioco ricavato in uno spazio libero compreso fra l'argine del Po e il Municipio di oggi, fino a quando nel 1932 non ne venne creato uno nuovo fra il Canal Bianco e l'attuale via XXV Aprile, per lasciare spazio alla costruzione della Casa Littoria. La grande passione per il calcio e il contributo del "Tenimento" portarono nel 1934 alla costruzione degli spogliatoi e, prima su tutto il territorio ferrarese, di una tribuna coperta in legno sotto alla quale potevano prendere posto 300/400 persone, un vero record per quei tempi. Il campo da gioco veniva segnato prima della partita con della segatura di pioppo fornita dal Tenimento.

Tutto procedeva con tanto entusiasmo nel nuovo stadio, che a fianco aveva anche uno spazio per la pallacanestro, fino a quando scoppiò la guerra e molti giocatori dovettero andare al fronte, lasciando l'onere della prima squadra ai ragazzini più giovani, che furono costretti ad abbandonare l’attività quando nel 1943 giunsero i tedeschi, preoccupati per un eventuale arrivo degli alleati, che si insediarono a Mesola per realizzare 30 bunker di qua' dal Po e 8 dalla parte veneta.

Grande fu la delusione dei mesolani quando i tedeschi per realizzare un bunker vicino al canal Bianco, distrussero gli spogliatoi e la tribuna in legno, e crearono un sentiero al centro del campo da gioco per raggiungere il manufatto, facendo cessare di fatto ogni attività calcistica.

Luigi Ferroni racconta che nel 1945, terminata la guerra, venne rifatto il campo da gioco per riprendere lo svolgimento di partite ufficiali, giocando fra l’altro, una partita amichevole con la Spal, in quel periodo in serie C, alla quale fu riservato come spogliatoio il bunker e al termine della partita, mancando le docce, una capiente mastella piena di acqua. Per onore di cronaca la partita inizio con la Spal che giocava con una certa sufficienza, mentre i mesolani erano motivati e aggressivi finendo il primo tempo 3 a 0, poi nel secondo tempo, dopo una strapazzata dell’allenatore Dalla Pupa, gli spallini segnarono 5 gol, con 2 fatti dal centravanti Astorri, che l'anno successivo passerà alla Juventus per una cifra record di 2.000.000 di lire ceduto da Paolo Mazza. Fino al 1954 si continuò ad utilizzare il bunker come spogliatoio per la squadra ospite, mentre i giocatori del Mesola utilizzavano la barberia di Agnelli Baldi sotto i portici del castello, quando fu costruito il nuovo campo da gioco. 

Vecchio campo di gioco durante una partita dove si vede sullo sfondo il bunker, che serviva in quel tempo da spogliatoio.

Oggi il bunker è ancora visibile in via Migliorini, anche se per la maggior parte rientra in una proprietà privata.

BUNKER IN VIA MIGLIORINI
BUNKER IN VIA MIGLIORINI